"A colpo d'occhio, chiunque osservi la prima pagina di Repubblica ricollega istintivamente il titolone all'immagine sottostante, come se la seconda rappresentasse una sorta di conferma visiva del titolo. Peraltro, la scelta del lessico aiuta non poco a creare questa correlazione fittizia. Ma il fotogramma ritrae il momento della distruzione ad opera dell'esercito israeliano della Torre Mushtaha, un grattacielo in una zona densamente popolata di Gaza City. Ufficialmente l'immagine si ricollega al titolino sottostante "Bombe sui grattacieli. L'Idf: inferno a Gaza". Il verbo "sparare" trova una convalida visiva nella scena di distruzione sottostante presa in prestito da Gaza. Il risultato è che chi legge viene fatalmente indotto a credere che l'eventualità futura sia realtà presente e la minaccia sia già diventata azione reale. Il messaggio capzioso che si passa al lettore è dunque che Putin va fermato prima che ci distrugga."e i féssi rimangono féssi