Basta ricordarsi questa data per ricordarsi, a propria volta, che l'avversario sarà pure il Manchester City di Guardiola che due anni fa vinse la Champions League, ma la data riporta a quella sera in cui su un meritatissimo (e più stretto dello Stretto di Messina visto col cannocchiale dallo spazio) 1-0 un fatale infortunio a Ghoulam volge il destino a favore degli inglesi: Maggio a destra e Hysaj a sinistra sulla cui fascia Salah farà il bello, il cattivo e pure il tempo mite.
Quel fatale infortunio cambierà le sorti del Napoli, perché, oltre a perdere un punto di forza quell'anno in stato di grazia (già due gol nelle prime tre di campionato contro Spal e Atalanta) mister Sarri dovrà stravolgere i piani tattici.
Il tutto a partita in corso, e non una partita semplice. Una sconfitta che per l'avversario era un gioco da ragazzi infliggerci, considerato l'imprevisto che ci ha colto impreparati. Rimonteranno, e passeranno in vantaggio, poi il rigore (Insigne, credo) ristabilirà la parità, fino a che un Hamsik farebbe impazzire di gioia Linus Pauling (con il corpo a Fuorigrotta e con la testa in Cina) perderà sulla trequarti degli inglesi una palla sanguinosissima che farà scattare il contropiede per il 2-3. Arrivederci sogni di gloria? No, addio, perché Aguero segnerà pure il quarto che permetterà ai suoi una combine con lo Shakhtar che decreterà la nostra retrocessione in Europa League in seconda fascia. Ci capiterà il Lipsia che ci butterà fuori ai sedicesimi, e addio Europa.
Quel fatale primo novembre...abbiamo perso un giocatore, rifuso il cammino in Europa, poi per il campionato ci penseranno chi già sappiamo noi.
Ricordarsi di questo per capire che dobbiamo:
V I N C E R E !!!!!
